teatro delle foreste
compagni di viaggio
sonia montanaro
marco romano coppola
Ho iniziato a studiare musica a 11 anni, dapprima batteria, quindi chitarra.
Nel 2014 ho conosciuto il maestro Pt. Hariprasad Chaurasia, leggendario interprete di musica classica indostana, con il quale ho iniziato a studiare questo genere musicale sul flauto bāṅsurī, flauto traversiere di bambù. Mi sono così iscritto al corso di Tradizioni Musicali Extraeuropee a Indirizzo Indologico presso il conservatorio di musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”. Nel 2016 ho trascorso sei mesi di studio in India presso la scuola di musica “Vrindaban Gurukul” del maestro Hariprasad Chaurasia a Bhubaneswar. Nel 2017 mi sono diplomato al conservatorio (110/110) con una tesi di ricerca in etnomusicologia svolta presso i musicisti bāul del Bengala Occidentale.
Dal 2016 al 2019 ho svolto attività di organizzazione, promozione e presentazione di concerti e seminari di interesse etnomusicologico con il cantante bengalese Supriyo Dutta[1] (genere canto khayāl) e con Satyananda Das Bāul[2] (genere bāul gān). Dal 2017 ho iniziato ad esibirmi come concertista di musica classica indostana in vari contesti (concerti pubblici, eventi privati, sessioni di rebirthing). Dallo stesso anno faccio parte del trio di musica indostana Kalyān Thāt con Pietro Visibelli al sitār ed Ettore Bonafé (Banditaliana, Fuentes) al tābla, cui si è aggiunta nel 2018 la danzatrice di danza bharatanatyam Giulia Marchetto.
Nel 2019 ho conseguito la laurea magistrale in Antropologia Culturale presso l’Università di Bologna con 110/110 e lode, con una tesi di ricerca svolta presso la confraternita sufi del villaggio rom di Poderaccio (FI). Ho pubblicato due articoli su riviste accademiche[3] ed uno in un volume edito da Amsterdam University Press[4] sulle relazioni tra processi corporei, suono ed esperienza religiosa.
Dal 2020 collaboro con l’attrice Sonia Montanaro per due spettacoli in natura. La nostra collaborazione mi ha permesso di interpretare, oltre al mio consueto ruolo di musicista, quello di attore, continuando così a seguire un percorso che avevo iniziato nel 2008, quando ho fatto parte per tre anni della compagnia teatrale “Istituto Charenton” diretta da Rita Lusini.
Dal 2012 al 2018 ho inoltre partecipato a vari convegni e seminari sull’opera dantesca in veste di interprete della Divina Commedia.
Con Sonia condividiamo la passione per il lavoro corporeo in natura[5] nonché la predilezione per certe tematiche - il sufismo, la ricerca interiore, il viaggio - che prendono forma nei nostri spettacoli attraverso i corpi, i suoni, i racconti.
[2] https://www.satyanandadasbaul.com/
[3] 2020. “La confraternita halveti del villaggio rom del Poderaccio di Firenze. Il sufismo al tempo del superamento del campo”. In Antropologia e Teatro, 12. DOI: 10.6092/issn.2039-2281/10046
2020. “Lo zikr della confraternita sufi del villaggio rom del Poderaccio (Firenze)”. In Etnografie Sonore/Sound Etnographies, 3.
[4] In corso di pubblicazione. “Sonic ways to embodied remembrance in Sufi dhikr”. In Religious Sounds. Senses, Media and Acoustemology of the Post-Secular, a cura di Lorea, Carola E. e Rosalind I.J. Hackett, Amsterdam: Amsterdam University Press.
[5] Aggiungo a margine che ho sempre vissuto in campagna e che svolgo tuttora le attività di olivicoltore, giardiniere, potatore, le quali mi permettono di instaurare una intima relazione di interscambio con l’ambiente naturale.